“Stesso lavoro, stessi diritti”: Campagna per il lavoro dignitoso dei migranti pakistani in Italia

Con il loro lavoro, i migranti di origine pakistana contribuiscono allo sviluppo economico e sociale dell’Italia e del loro paese d’origine. Ciononostante, essi sono spesso impegnati in lavoro precario, informale e senza diritti.
In questo contesto, l’Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo (ISCOS) della Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL) sta implementando la campagna “Stesso lavoro, stessi diritti” con il supporto dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino. La campagna è parte delle attività di una componente del progetto dell’OIL in Pakistan “Promoting Decent work opportunities for economic empowerment of vulnerable segments of society” che è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Oltre la campagna di informazione e sensibilizzazione, rivolta agli oltre 131.000 pakistani che vivono e lavorano in Italia, la suddetta componente include un’iniziativa sul coinvolgimento della diaspora in attività di investimenti per lo sviluppo economico e sociale del Pakistan. Una ricerca sulle potenzialità di investimento della diaspora pakistana è in fase di realizzazione, anche al fine di identificare e migliorare i meccanismi di trasferimento delle rimesse e la creazione di attività economiche. Infine, il progetto prevede la visita in Italia di una delegazione dei sindacati pakistani (Pakistan Workers Federation) per un dialogo e confronto sulle sfide globali dei sindacati e per discutere nuove iniziative di cooperazione sindacale.
Avvalendosi dal coinvolgimento attivo delle associazioni dei cittadini pakistani in Italia, il materiale prodotto per la campagna mira a promuovere il lavoro dignitoso attraverso una maggiore conoscenza dei diritti del lavoro, delle leggi e delle misure di protezione sociale, facilitando l’accesso ai servizi per l’integrazione socio-lavorativa. Le attività di informazione e formazione che ISCOS sta realizzando in diverse città e regioni italiane — in collaborazione con un gruppo di referenti delle comunità pakistane in Italia e di formatori della Confederazione italiana sindacati lavoratori (CISL) — mirano a condividere informazioni e conoscenza riguardo le modalità di ottenimento del permesso di soggiorno, le tipologie di contratti di lavoro, i diritti e la protezione dei lavoratori. Diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori pakistani hanno già partecipato agli incontri informativi che si sono svolti in diverse città italiane.
“L’informazione e la formazione dei lavoratori migranti pakistani in Italia è fondamentale per garantire una maggiore consapevolezza dei loro diritti umani e del lavoro, così come dei meccanismi per prevenire e affrontare violazioni di questi diritti. Queste attività fanno parte di un’iniziativa più ampia per promuovere il lavoro dignitoso di tutti i lavoratori migranti in Italia, in particolare quelli impiegati in settori economici come l’agricoltura, il lavoro domestico e l’edilizia, che sono più esposti allo sfruttamento lavorativo, agli abusi e alla violazione dei diritti dei lavoratori”, ha dichiarato Gianni Rosas, Direttore dell’Ufficio OIL per l’Italia e San Marino.
Secondo il Presidente dell’ISCOS, Vincenzo Russo, “I lavoratori di origine straniera, pur rappresentando una parte importante della forza lavoro in molti settori e una componente fondamentale della società italiana, soffrono ancora di emarginazione sociale e sfruttamento lavorativo. È necessaria l’azione decisa dei sindacati per favorire l’inclusione sociale e la tutela di questi lavoratori”.