L’ILO è stato creato nel 1919 con il trattato di Versailles, che pose fine alla Prima Guerra mondiale, in base alla convinzione che la pace universale e duratura può essere fondata soltanto sulla giustizia sociale. I fondatori dell’ILO si prefiggevano l’obiettivo di diffondere ovunque condizioni di lavoro umane e di combattere ingiustizia, privazioni e povertà. Nel 1944, a seguito di un periodo di crisi internazionale, i membri dell’ILO ribadirono i loro obiettivi adottando la “Dichiarazione di Filadelfia”, in cui si afferma che il lavoro non è una merce e si definiscono diritti umani ed economici di base secondo il principio che « la povertà, ovunque esista, è pericolosa per la prosperità di tutti ».

Nel 1946 l’ILO è stata la prima agenzia specializzata ad essere associata alle Nazioni Unite, poco dopo la loro istituzione. In occasione del suo 50º anniversario, nel 1969, l’ILO ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace.

Il numero elevato di Stati che entrarono a far parte dell’ILO dopo la Seconda Guerra mondiale portò numerosi cambiamenti. L’Organizzazione incominciò a introdurre programmi tecnici per mettere la propria esperienza a disposizione di governi, lavoratori ed imprenditori, in particolare nelle nazioni in via di sviluppo. In paesi come la Polonia, il Cile ed il Sud Africa il grande appoggio fornito dall’ILO ai diritti sindacali è stato determinante nella lotta per la democrazia e la libertà.

Il 1998 è un’altra data fondamentale nella storia dell’ILO, quando i delegati alla Conferenza Internazionale del Lavoro adottarono la “Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro”, impegnando gli Stati membri a rispettare e attuare una serie di norme fondamentali del lavoro: la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva, l’eliminazione del lavoro minorile, del lavoro forzato e delle discriminazioni sul lavoro. La Dichiarazione sancisce che la garanzia di questi principi e diritti fondamentali è importante in quanto consente a tutti « di realizzare pienamente il proprio potenziale umano e di partecipare liberamente e in condizioni di pari opportunità alla spartizione della ricchezza che essi stessi hanno contribuito a creare ».